Secondo l'approccio funzionale dell'ottico optometrista è opportuno che questa scelta avvenga in relazione:
al colore del filtro protettivo in presenza di difetti visivi
all’età
allo stile di vita
L’Ottico Optometrista rappresenta quell’anello della catena di esperti che si occupa e si preoccupa dell’effetto che ha l’irraggiamento solare sui nostri occhi. Egli svolge l’importante funzione di indispensabile elemento operativo deputato ad avere, assieme all’Oftalmologo, il diretto contatto con un Pubblico, che esige risposte sempre più precise a specifiche esigenze.
Questo tipo di approccio è conseguenza della formazione dell’ Ottico Optometrista che è di natura tecnica e finalizzata a individuare la presenza di difetti visivi, determinarne l’entità per poi compensarli, attraverso la fornitura del mezzo di compensazione più idoneo all’esigenza dell’individuo. A ciò, si aggiunge una sua importante funzione di sensibilizzazione verso il Pubblico affinchè questo si preoccupi dello stato di salute dei propri occhi. Ne emerge il consiglio che l’Ottico Optometrista rivolge all’ametrope invitandolo a sottoporsi periodicamente anche ad un esame oftalmologico, realizzando, così, una utile ed efficace azione di sensibilizzazione verso quella prevenzione visiva, di competenza squisitamente medica.
Le sue attribuzioni di natura tecnica lo portano, così, ad approfondire la problematica della protezione oculare contro i raggi nocivi che non deve essere sottovalutata e tanto meno disattesa.
Ecco che un suo suggerimento nella scelta di un occhiale per la protezione solare acquisisce una importanza determinante in quanto deve scaturire da una attenta valutazione di alcuni elementi tra loro complementari. Tutto ciò deve prescindere dalla considerazione che, in ogni caso, tutti i filtri solari, quali che siano le loro caratteristiche e il loro impiego, debbono indiscutibilmente garantire la totale protezione dai raggi ad alto valore energetico vale a dire : UVA e UVB.